PADRE PAISIOS DEL MONTE ATHOS

 




I SUOI AVI, CRESCITA E FORMAZIONE ASCETICA


Farassa, un paese di frontiera


Farassa o “Varrassiò”, il paese di padre Paisios, era prima dello scambio delle popolazioni 1 un grande paese della Romiosini 2 di frontiera nella Cappadocia. I sei villaggi di Farassa si trovano a
circa duecento chilometri a sud di Cesarea. Sebbene si trovassero all’interno dell’Asia Minore erano riusciti a mantenere intatte l’ortodossia, la coscienza nazionale e la lingua.
La gente di Farassa era famosa per il suo coraggio. Per questo, il paese è rimasto inaccessibile ai Ceti (turchi guerriglieri) e ha continuato ad essere una parte libera della Romiosini di frontiera
nella Cappadocia e così molti che erano inseguiti dai turchi trovava no rifugio là. Per questo, a ragione, erano chiamati “Maccabei” 3.

Gli abitanti di Farassa erano i continuatori della splendida tradizione ascetica che inizia dai grandi padri Cappadoci. Amavano la Chiesa, erano devoti e avevano spirito combattente. Durante le quaresime e i giorni di digiuno dell’anno, era tradizione seguita dalla maggioranza mangiare una volta al giorno, dopo l’Ora Nona. L’ ultimo bagliore e l’espressione più perfetta di questa tradizione era il parroco del paese, sant’Arsenio il Cappadoce (1841-1924) 4.
A causa della sua vita santa e dei suoi tanti miracoli, accor revano a lui da tutta la Cappadocia sia cristiani che musulmani.
La sua famiglia

Vivendo in quell’ambiente benedetto gli antenati del Gheron si distinguevano per la loro particolare devozione.
Sua nonna Chazi-Cristina aveva una chiesetta, di sua proprietà, dedicata all’arcangelo Michele, fuori dal paese. Ogni tanto rimaneva là da sola in silenzio, in preghiera praticando il digiuno.
Quando durante l’inverno rimaneva isolata a causa della neve, trovava del pane caldo sulla finestra della chiesa. Pregava e mangiava quello. Aveva anche una casa ad Adana. Là ospitava sant’Arsenios, quando andava a piedi per il pellegrinaggio alla Terra Santa.


1. Con il trattato di Losanna nel 1923 sono stati decisi i confini tra Grecia e Turchia, dopo di che è avvenuto lo scambio delle popolazioni ortodosse e musulmane.
2. Il termine Romiosini esprime l’identità dei cristiani ortodossi dell’Impero Romano d’Oriente, dove la fede ortodossa, la lingua e la cultura greca e il diritto
romano predominavano. I termini Bisanzio e bizantino, sono stati inventati da Hieronymus Wolf nel 1557 ed erano sconosciuti nell’Impero Romano d’Oriente.
I turchi hanno utilizzato e ancora utilizzano il termine Rum, per chi appartiene all’impero Romano d’Oriente.
3. Famiglia di sacerdoti della Giudea che capeggiò la lotta contro re Antioco

4. La vita di sant’Arsenios il Cappadoce è stata scritta da padre Paisios. Sue opere sono anche “Il Gheron Chazi-Gheorghis l’Athonita”, “Padri dell’Athos e
storie del Monte Athos” e “Lettere”. La serie “Parole di padre Paisios”, che è pubblicata dal Sacro Monastero di S. Giovanni il Teologo, di Suroti, contiene l’insegnamento spirituale del Padre.

Dal libro: PADRE PAISIOS DEL MONTE ATHOS