Santo Neomartire Giorgio di Ioannina


San Giorgio nacque intorno all'anno 1819 a Tzourchili, un villaggio della diocesi di Grevena nell'Epiro. I suoi genitori erano poveri e, dopo la loro morte, fu assunto da un ufficiale Ottomanno.
Sebbene fosse rimasto fermamente attaccato alla Fede Cristiana, i suoi compagni di servitù iniziarono a chiamarlo Ghiaour Hassan - un nome musulmano. Otto anni dopo, quando si stava preparando a sposare una povera ragazza cristiana di nome Elena, uno dei Turchi fece una lamentela contro di lui davanti al giudice locale, affermando che Hassan, essendo musulmano, si stava preparando a sposare un cristiana. Dopo molta confusione, Giorgio, riservato e taciturno per natura, riuscì a convincere il giudice che egli era nato e cresciuto cristiano. Si sposò ed entrò in servizio presso un altro dignitario Ottomanno nella città di Piliates. Il 12 Gennaio 1838, il giorno della nascita di suo figlio, fece ritorno a Ioannina per sbrigare alcune faccende.

Egli fu di nuovo catturato dal suo accusatore e una folla tumultuosa si riunì attorno a loro. Condotto dinanzi al giudice, Giorgio insistette che egli era stato sempre un Cristiano e che mai aveva rinnegato la Fede dei suoi padri:l'insistenza e il clamore dei Turchi non riuscirono a smuoverlo. Fu gettato in prigione e gli altri prigionieri cristiani che si trovavano rinchiusi lì suscitarono in lui il desiderio di continuare la sua gara sino alla perfezione del martirio. Una figura risplendente gli apparve, alleviando il peso delle sue catene e inspirandogli un tale sovrumano coraggio da ricevere con indescrivibile gioia la sua sentenza di condanna a morte la mattina del 17 Gennaio. "Come la cerva assetata anela alle fonti d'acqua viva" (salmo 41:1) così egli corse con i suoi carnefici verso il luogo dell'esecuzione. Lì fu impiccato, e il suo corpo fu lasciato lì per tre giorni per essere visto da tutti. Esso emanava una profumo fragrante e le stesse guardie furono testimoni della luce celestiale che circondava il corpo.
Infine le sante reliquie furono consegnate al Metropolita Ioakim, che radunò tutti i Cristiani di Ioannina per il funerale del nuovo martire di Cristo. Molti miracoli si verificarono durante quella
solenne ufficiatura e ancora oggi continuano a verificarsi per mezzo delle sue reliquie.