MESSAGGIO - ESORTAZIONE
DI SUA SANTITÀ IL PATRIARCA ECUMENICO
PER IL NATALE 2007
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B A R T O L O M E O
A TUTTO IL
PLEROMA DELLA CHIESA |
Cristo è nato, glorificatelo,
Cristo è disceso dal cielo, accoglietelo.
Amati Fratelli e Figli nel Signore,
con molta gioia la nostra Chiesa ci chiama a glorificare Dio attraverso la presenza
reale di Cristo, una delle Persone della Santa Trinità, nella sua ipostasi
divino-umana, presente sulla terra per amore.
Dobbiamo con particolare attenzione esaminare il significato vero e vivificante
dell’azione della incarnazione del Figlio e Logos di Dio.
Questa si rivela prima nella umanità, perchè Dio è reale
e si manifesta a noi come persona, poiché ha plasmato le persone e noi
uomini, poi perchè ci cinge con il suo amore. Questi due fatti, il volto
e l’amore di Dio spiegano verità fondamentali della nostra fede,
che molte volte sicuramente le abbiamo sentite. Tuttavia il loro influsso sulla
nostra vita non è come dovrebbe, poiché molti di noi non avvertiamo
la fratellanza di Cristo con la nostra persona, né il Suo infinito amore
verso di noi e reciprocamente non ricambiamo il nostro amore verso Cristo, affinché
attraverso la comunione d’amore diventiamo compagni per grazia anche delle
altre Sue qualità.
Se coloro i quali non hanno conosciuto il Cristo, sono giustificati in qualche
modo per non conoscere l’amore di Dio ed il Suo volto e per questo si
affannano nella ricerca della entità impersonale che interpretano come
Dio, per nulla siamo giustificati noi, Cristiani Ortodossi, di seguire le loro
ricerche senza via d’uscita. Questi nostri fratelli, tratti in inganno,
invece di ricercare Dio come persona e di avvicinarLo attraverso colui che a
noi si avvicina, Gesù Cristo, si affaticano disperatamente per diventare
déi attraverso le proprie forze, come Adamo aveva creduto che avrebbe
raggiunto la felicità, ascoltando lo spirito malvagio. Tuttavia il Dio
vero e reale, colui che si conosce solamente attraverso Gesù Cristo,
che nasce in una mangiatoia per amore verso di noi, ci ha promesso l’adozione
filiale, il ritorno nel seno del Padre e la divinizzazione per grazia attraverso
Cristo.
Solo attraverso Cristo si realizza il desiderio di tutta l’umanità
per un superamento della corruttibilità e della solitudine di una esistenza
senza amore e lo sviluppo della comunione d’amore tra le persone divine
e umane, il quale conduce all’eternità e alla incorruttibilità.
Allora volgiamo lo sguardo dei nostri cuori verso il Cristo Gesù, il
bambino posto nella mangiatoia, considerando quanto ci ama. AmiamoLo allora
con tutto il cuore, la mente e la nostra vita. Solo attraverso l’amore
di Cristo diventeremo compagni anche della sua divina natura per grazia, come
Lui per mezzo dell’amore è divenuto compagno della nostra natura
umana. Sforzi antropocentrici, ragionamenti, situazioni illusorie per l’anima,
estasi, esperienze simili extra-cristiane non conducono all’incontro col
vero e reale Dio d’amore, ma alla oscurità profonda e gelida, al
luogo della perdizione eterna, alla sensazione del vuoto completo e abissale.
Per ciò, figli amati nel Signore, amate colui che si è incarnato
per amore, per noi uomini e per la nostra salvezza, Gesù Cristo e comprendete
la Sua comunione d’amore, assieme al Padre e allo Spirito Santo, poiché
non vi è nulla di più dolce del Suo Amore, quello del Dio reale.
Grande portavoce dell’amore di Dio è colui che ha assimilato Dio
e amore, l’Evangelista Giovanni il Teologo, colui che ha enunciato il
solenne concetto “Dio è amore”. E con lui colui che fino
alla fine ha amato il Cristo, l’Apostolo Paolo che ha scritto l’ardita
frase: “cosa ci separa dall’amore di Cristo?”. Né afflizione,
né spada, né morte, né altro amore può essere più
forte del nostro amore per Cristo. In memoria delle parole e delle opere d’amore
di San Paolo apostolo e nell’anniversario dei due mila anni dalla sua
nascita, dichiariamo l’anno prossimo 2008, anno dell’Apostolo Paolo.
Auguriamo paternamente e con tutto il cuore che colui che è nato per
amore in una mangiatoia per la nostra salvezza, Gesù Cristo, per le intercessioni
della Sua incontaminata e sempre vergine Madre, del nostro Santo predecessore
Giovanni Crisostomo, alla cui memoria è stato dedicato il corrente anno
e ancora al nostro Santo predecessore Nifon, rifondatore e secondo costruttore
del Sacro Monastero Patriarcale e Stavropigiaco di San Dionisio sulla Santa
Montagna (Monte Athos), del quale nel prossimo anno festeggiamo i cinquecento
anni dalla dormizione, come anche dei Santi Apostoli Giovanni e Paolo, araldi
per eccellenza dell’amore di Dio, e di tutti i Santi, - costituisca Sua
mangiatoia il cuore di ciascuno di noi e invochiamo su di voi la Grazia e la
Sua immensa Misericordia.
Buon Natale, un pacifico e benedetto periodo di Feste, un anno nuovo ricco di
frutti spirituali e materiali.
Fanar, Natale 2007
+ Il Patriarca Ecumenico
Bartolomeo di Costantinopoli
fervente intercessore presso Dio per tutti voi