La Dormizione

Apostolos: Fil. 2,5-11; Vangelo: Lc. 10,38-42. 11,27-28



a Dormizione della Madre di Dio è l’ultima grande festa dell’anno liturgico la quale non è raccontata dalle Sacre Scritture sebbene la Chiesa ne abbia conservato il ricordo. L’8 settembre, la Chiesa celebra la nascita della Madre di Dio e Semprevergine Maria; il 15 Agosto, la sua dormizione. Così la ripartizione annuale del tempo ecclesiastico si apre e si chiude con la Madre di Dio. L’ufficiatura della festa della Dormizione (Vespro, orthros e liturgia) offre l’immagine grandiosa della resurrezione, poiché nella morte della theotokos il Cristo conferma la sua vittoria sul nemico, esaltando immediatamente sua Madre.
L’ufficio presenta l’immagine della trasfigurazione, poiché “la Madre della luce” entra in una gloria che supera il fulgore delle gerarchie celesti.Resurrezione e trasfigurazione sono le due chiavi del cristianesimo, essendo le opere finali compiute da Dio per gli uomini. La Theotokos, quindi, traduce in realtà il fine stesso dell’economia della salvezza.
L’akoluthia della Dormizione ci insegna che Maria è passata dalla morte alla vita, che partecipa alla gioia della vita eterna senza essere passata per il giudizio, perché la Madre della Vita non poteva rimanere nella corruzione. Il 15 agosto festeggiamo, come una seconda Pasqua, la risurrezione di colei che, prima del giudizio ultimo, prima della risurrezione universale, è già fin da oggi unita a Cristo. “La tomba e la morte furono impotenti a trattenere la Madre di Dio”.
Essa intercede per noi, ci protegge e rimane la nostra speranza incrollabile. “Gli angeli erano pieni di stupore alla vista della Dormizione della Vergine; come mai la Vergine sale dalla terra al cielo?”(Megalinario dell’ode IX). Ciò che si è già realizzato in Maria, nel piano di Dio è previsto anche per ognuno di noi. Alla fine dei tempi, dopo il giudizio, anche noi vivremo,anime e corpi, davanti al volto di Dio. San Paolo dichiara: “Si è sepolti mortali,si risorge immortali. Si è sepolti miseri, si risorge gloriosi. Si è sepolti deboli, si risorge pieni di forza. Si seppellisce un corpo materiale, ma risusciterà un corpo animato dallo Spirito”(1Cor. 15,42-44).
La Chiesa ha festeggiato le grandi tappe della sua vita: la nascita, la presentazione al tempio, l’annunciazione e la natività del Figlio. Oggi ne commemora il culmine: non già la morte in quanto tale, ma tutto quello che si cela sotto il termine di “Dormizione”: cioè la presentazione a Dio, l’ingresso trionfale nel Regno dinanzi al suo Signore che è della sua carne (e quindi della nostra carne), e che l’attende dal giorno dell’Ascensione.
La morte della Vergine è davvero la prefigurazione gloriosa della resurrezione degli uomini. E’ per questo che la Chiesa festeggia la santa Dormizione”in salmi, inni ed odi spirituali”. Concludo con l’inno di Teofane di Nicea che dice:” Venite a questa festa, folla devota,venite e formiamo dei cori; facciamo risuonare la Chiesa dei nostri canti per onorare la morte dell’Arca di Dio. Oggi, infatti, il cielo si apre per ricevere colei che ha partorito Colui che tutto l’universo non può contenere; e la terra, che ha dato la fonte di vita, si adorna di benedizione e di splendore. Gli angeli compongono un coro insieme agli apostoli, contemplando con timore colei che era trasportata dalla vita alla vita…………….. Veneriamola,tutti, e preghiamola: o Sovrana, non dimenticare la tua famiglia, noi, che celebriamo con fede la tua santissima Dormizione”.


padre Atanasio Marcacci