LA DIVINA LITURGIA

DEI SANTI PADRI NOSTRI SAN GIOVANNI CRISOSTOMO E SAN BASILIO CON LA SANTA PROTESI - IERATICO.

288 PAGINE, RILEGATO, BICOLORE, COPERTINA RIGIDA

. Traduzione intergiurisdizionale. Con la benedizione di Sua Eminenza il Metropolita Gennadios, Arcivescovo d’Italia, Malta e San Marino

COLLANA “Ο ‘Αμνός”. Curatore e direttore editoriale: Stilianos Bouris.

Questo Ieratico intergiurisdizionale in italiano della Divina Liturgia dei Padri nostri San Giovanni Crisostomo e San Basilio il Grande, compreso l’Ufficio della Proscomidìa, partendo da una traduzione fedele in italiano dello Ieratico greco Αποστολικής Διακονίας, vuole riunire in esso le varie particolarità liturgiche delle Chiese Ortodosse sul territorio italiano.

Questo progetto è stato realizzato con il prezioso contributo e la collaborazione di chierici del Patriarcato di Costantinopoli, del Patriarcato di Mosca e di amici romeni, verso i quali va la nostra gratitudinee:

• Igumeno padre Ambrosio Cassinasco
• Archimandrita padre Paolo Patricolo
• Ieromonaco Serafim Valeriani Ropa
• Lettore Andrea Della Lena Guidiccioni

Chi è interessato può scrivere all'associazione: testimonianza.ortodossa@ortodoxia.it

 

La Divina Liturgia costituisce il centro e il culmine del culto della Chiesa e centro della Divina Liturgia è la celebrazione dell’Eucaristia. La Divina Liturgia è essenzialmente il Mistero dell’Eucaristia, come è stata conformata e stabilita dai santi padri della Chiesa. È realmente un Ufficio celeste sulla terra . È il sacrificio incruento del Signore offerto da parte di tutta la Chiesa per la salvezza dell’uomo. È il ricordo del suo sacrificio sulla Croce e del Calvario. È il cielo sulla terra e fa salire noi, fatti di terra, in cielo! Durante la Liturgia si compie sulla terra quanto gli angeli fanno in cielo. Noi uomini di terra durante la Liturgia raffiguriamo i Cherubini e i Serafini, per questo anche l’Inno dice: “Noi che misticamente raffiguriamo i Cherubini...”.
La Divina Liturgia non rappresenta solo il sacrificio sulla Croce ma, in modo soprannaturale, rende vivi tutti gli eventi grandi e meravigliosi che ha compiuto il Signore per la salvezza dell’Ecumene. Così la Divina Liturgia presenta davanti agli occhi dei fedeli, di fronte all’Assemblea, tutta la vita del Signore, dalla mangiatoia, alla Croce, alla Risurrezione, all’Ascensione, con una chiara aspettativa e anticipazione: la seconda venuta, in gloria, di Cristo.
Giustamente i santi Padri insistono sul fatto che solo coloro che hanno compreso la Divina Liturgia sono in grado di comprendere anche ciò che è la Chiesa Ortodossa. Perché la Divina Liturgia è il luogo e lo spazio della salvezza dei fedeli avendo per centro ed essenza il Mistero della Divina Eucaristia, e per questo motivo è considerata la pienezza di tutti i misteri. Ciò è dimostrato dal fatto che tutti gli altri misteri sono in qualche modo legati con la Divina Liturgia. Il Battesimo e la Confermazione ad esempio, venivano in passato compiuti durante la Divina Liturgia (in particolare durante la festività dell’Epifania e della Pasqua), lo stesso il matrimonio e la santa Unzione. L’ordinazione dei diaconi e sacerdoti anche oggi si compie durante la Divina Liturgia.
Anche la partecipazione dei fedeli non è un atto formale ma è un atto sacramentale, è un atto di amore e di pace, è un atto di unità e di fraternità. Ogni credente partecipa non come persona singola ed egocentrica, ma come membro del Corpo di Cristo, insieme con tutta la Chiesa. Partecipa insieme sia con la Chiesa militante, che sono i fedeli che ancora vivono in questo mondo, sia con quella trionfante, che sono i santi, i martiri, i profeti, gli apostoli, i padri e in generale tutti i credenti che dopo la loro morte, sono passati all’eternità. La Divina Liturgia ha una pienezza ecumenica.
Secondo il teologo George Florovsky l’unità, fra i vivi e i morti, non solo si estende a uno spazio infinito, ma anche per un tempo infinito, che comprende tutte le generazioni e tutte le epoche. I morti vengono menzionati insieme a tutti gli altri. E la loro commemorazione non è l’espressione di simpatia, che come esseri umani abbiamo verso i nostri morti, ma è la coscienza e la consapevolezza che tutti noi credenti, vivi e morti, siamo la confraternita segreta in Cristo Gesù. Con tutto ciò la Divina Liturgia dimostra di essere una testimonianza dogmatica e il riconoscimento dell’opera redentrice del Signore.

Oggi sono sopravissute solo quattro Liturgie, che si celebrano da tutte le Chiese Ortodosse nella lingua madre di ciascun popolo:

 I. La Divina Liturgia di San Giacomo, il fratello di Cristo.
È la più antica e si celebra solo una volta all’anno, il giorno della festa di San Giacomo (il 23  ottobre). È costituita principalmente dalle preghiere sacerdotali, che sono di grandi dimensioni, e nella sua forma primitiva è attribuita al San Giacomo il fratello del Signore, come è dichiarato dal 32° canone del Concilio Ecumenico del Trullo (691).

II. La Divina Liturgia di San Basilio il Grande.
Questa è il frutto e il risultato del lavoro che ha compiuto il grande gerarca di Cappadocia su tutte le liturgie esistenti nel suo tempo. La sua liturgia ha grande profondità teologica, grande ricchezza biblica e precisione nella formulazione dogmatica. Di particolare importanza è la parte dell’Anàfora, che esprime in modo perfetto il dogma cristologico. La Divina Liturgia di Basilio il Grande si celebra dieci volte l’anno: il giorno della sua festa, la vigilia di Natale e dell’Epifania, il Santo Giovedì, il Sabato Santo e le cinque domeniche della Grande Quaresima.

III. La Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo.
Questa è un elaborazione della Liturgia di San Basilio sulla parte delle preghiere sacerdotali rendendola più breve. La Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo si celebra ogni Domenica e in ogni piccola e grande festa.

IV. La Liturgia dei Presantificati.
Questa Liturgia si celebra durante la Grande Quaresima.

Le parti della Divina Liturgia

Le parte della Divina Liturgia sono fondamentalmente tre:
   1. La santa Protesi o Proscomidìa.
   2. La Liturgia dei Catecumeni.
   3. La Liturgia dei fedeli.


S. Giovanni di Kronstadt.

INDICE

INTRODUZIONE

UFFICIO DELLA PREPARAZIONE

RITO DELLA PROSCOMIDIA

PRIMA DELLA DIVINA LITURGIA

DIVINA LITURGIA DI SAN GIOVANNI CRISOSTOMO

DIVINA LITURGIA DI SAN BASILIO IL GRANDE

RINGRAZIAMENTO DOPO L’EUCARISTIA

SUPPLICA PER I DEFUNTI - PANIKHIDA

APOLITIKIA - CONTAKIA LE PRINCIPALI FESTIVITÀ

EPISTOLARIO - EVANGELARIO

GLOSSARIO e NOTE