Monastero

San Giovanni Theristis


 

Il Sacro Monastero di San Giovanni Theristis si trova in un territorio nel quale è fiorito il monachesimo bizantino attorno all' VIII-XI secolo, tempo durante il quale la Calabria rientrava ecclesiasticamente sotto la giurisdizione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

Il Katholikon del monastero risale all'XI secolo. Esso, recentemente è stato restaurato e riedificato come era anticamente. Nel territorio monastico si trova anche la Grotta e la fonte santificata da san Giovanni Theristis (sec. X).

Nel dicembre del 1994 il Consiglio Regionale della Calabria ha dichiarato all'unanimità l'area bizantina sita tra i fiumi Stilaro e Assi sacra per consentirvi il ristabilimento dei monaci ortodossi. Il 24 febbraio 1995 il Comune di Bivongi ha consegnato ufficialmente il Monastero all'Arcidiocesi Ortodossa d'Italia, contribuendo così al ripristino degli antichi legami intercorsi tra il monachesimo italo-greco e quello athonita.

Dal 1994 fino a metà 2008 vivevano stabilmente nel monastero pregando, studiando e lavorando, alcuni monaci greco-ortodossi provenienti dal Monte Athos (Grecia). Essi erano tornati in questa località rimasta così a lungo abbandonata, spinti dalla fede e dalle memorie storiche, per elevare le loro preghiere a Dio, esattamente come tanti loro confratelli di più di mille anni fa. Essi con duro lavoro e con donazioni di fedeli ortodossi trasfomarono le quattro mura senza pavimento e con il tetto crollato in un vero santuario. Il Luglio del 2008 il consiglio comunale tolse il monastero dal Patriarcato Ecumenico. Attualmente nel monastero non risiedono nè monaci nè sacerdoti del Patriacato Ecumenico di Costantinopoli.